Da zona paludosa a Città estiva, la storia della spiaggia di Cagliari, il Poetto

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Da zona paludosa a Città estiva, la storia della spiaggia di Cagliari, il Poetto

Uno dei luoghi simbolo della città di Cagliari e anche il più amato dai suoi cittadini, il Poetto è la spiaggia della città

E' uno dei luoghi simbolo della città di Cagliari e anche il più amato dai suoi cittadini, il Poetto è la spiaggia della città, uno dei luoghi di cui i cagliaritani vanno più fieri. Il Poetto a Cagliari si vive tutto l’anno, c’è chi fa sport, chi prende il sole, chi ci va solo per passeggiare, per un gelato, per un caffè. E poi ci sono i più temerari che non rinunciano a una bella nuotata anche durante l’inverno. Il Poetto è una delle zone più vive della città, è il luogo d’incontro per eccellenza durante le lunghe estati calde.


Negli anni ha subito numerose trasformazioni, che ancora fanno rimpiangere ad alcuni il suo antico splendore. Perché in passato non era solo un spiaggia, ma era il luogo di villeggiatura dei cagliaritani. Qui le famiglie si incontravano, mangiavano e passano il tempo insieme, il tempo lungo un’estate.


La nascita del Poetto


La zona del Poetto è stata per tanto tempo abbandonata a se stessa. La sua vicinanza allo stagno di Molentargius e la paura di possibile invasioni provenienti dal mare, non ne facevano un luogo di passeggio rinomato, piuttosto veniva considerato come una località malsana e paludosa. Erano altre le spiagge della città frequentate durante i mesi estivi, spiagge più facilmente raggiungibili, come Giorgino, frequentata dalla nobiltà e classe media cagliaritana e Sa Perdixedda, la meta più popolana.


Sarà solo dal 1913, anno in cui viene costruito il primo Bagno, il Bagno Carboni, che la spiaggia inizia ad acquistare una certa importanza. Il miglioramento dei trasporti cittadini e la nascita del nuovo sistema tranviario, che consente ai cittadini di arrivare direttamente in spiaggia, faranno il resto. Il legame indissolubile che corre tra i binari del tram e unisce spiaggia e città, è stato così creato e non verrà mai abbandonato. Le spiagge del Poetto iniziano ad essere frequentate sempre di più ed ecco apparire i primi Casotti.


I Casotti saranno per tanti anni l’emblema caratterizzante della spiaggia cagliaritana, tanto che sono ancora molte le persone che li rimpiangono. Si trattava di baracche amovibili di legno, che iniziarono ad occupare la spiaggia tra il 1920 e il 1930, ma il fenomeno non si arrestò mai, sino alla loro completa eliminazione negli anni ‘80.

Occupati e in parte distrutti dai tedeschi, che temevano un sbarco alleato lungo questa costa, durante la seconda guerra mondiale, tornarono ad apparire nel litorale cagliaritano immediatamente dopo la fine della guerra, tanto che negli anni ’50 la spiaggia del Poetto era diventata una vera e propria residenza estiva dei cagliaritani, la Città Estiva. La spiaggia di Cagliari diventa luogo di ritrovo e di divertimento, nascono numerose sale da ballo e da gioco, che animeranno le serate estive già dagli anni 20 e che continueranno, anche se in maniera più sporadica, anche durante le due guerre e sino ai giorni nostri.


Nonostante numerosi cambiamenti e l’abbattimento dei casotti, il Poetto mantiene ancora la sua caratteristica principale di Città Estiva. Ancora oggi, estate o inverno poco importa, è il ritrovo preferito dei cagliaritani nelle bellissime giornate di sole. Otto km di spiaggia che parte dalla caratteristica Sella del Diavolo, il famoso promontorio che si affaccia sul mare, e prosegue sino al Comune di Quartu S.E. Otto chilometri di spiagge bianche e acqua cristallina, perché la Città Estiva vanta una dei mari più belli che si sia mai visto in una città.