Una ricetta della tradizione, is piscis a scabecciu

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Da gustare

Una ricetta della tradizione, is piscis a scabecciu

Oggi vi raccontiamo una ricetta della tradizione cagliaritana, su scabecciu 

Le ricette del Mediterraneo si somigliano un po’ tutte. È come se fossero legate da un insolito destino, lungo un filo che ne racconta la storia e ne unisce le storie.


La Sardegna è sempre stata una terra di conquista. Una terra in cui approdare per accumulare traffici commerciali e potere. E di queste conquiste se ne rileva ancora traccia nella tavole.


Avventurarsi all’interno dei sapori cagliaritani, ad esempio, significa incontrare molto spesso il gusto del mare. Quel mare che nei secoli è diventata la porta d’ingresso per tanti popoli e dominatori. Ad ogni modo ogni pietra e ogni via di questa particolare città affacciata sul Mediterraneo evidenziano il rapporto stretto ed intimo dei suoi abitanti con l’acqua. Che vi troviate nel centro storico o fuori, poco importa: ritroverete in ogni caso l’elemento marino accostato ad una bella tavola imbandita.


Se vi capita, avventuratevi nel Villaggio dei Pescatori di Giorgino, un luogo nato in epoca fascista per ospitare i pescatori della Scafa e che ancora oggi mantiene forti la sua identità forte e riconoscibile. Dove è possibile godere quasi di una gita fuori porta senza lasciare la città e immergersi allo stesso tempo in un’atmosfera antica e densa del profumo dei piatti di mare, come, ad esempio, su scabecciu, uno dei piatti più gustosi della tradizione sarda, una di quelle ricette che davvero non possono mancare se si vuole andare alla ricerca di un percorso gastronomico tipico.


Su scabecciu ha natali incerti, che vanno dal mondo arabo - persiano a quello spagnolo, dove la parola escabeche trova la declinazione sarda che oggi conosciamo. Che sia venuta fuori come una ricetta povera, magari per conservare meglio il pesce, o dal gusto raffinato di un qualche re capriccioso non è dato saperlo con esattezza, ma quel che è certo che is piscis a scabecciu, con la frittura perfetta, il sugo verace dei pomodori maturati al sole e la marinata di aceto riescono a dare un tocco quasi regale al cefalo, o a sa lissa, come viene chiamato da chi è nato da queste parti.


Oggi vi spieghiamo come prepararlo a casa. Certo, ci vorrebbe un pizzico di aria salmastra cagliaritana. Ma nell’attesa di un bel viaggio in questa perla di fronte al mare, potrete gustare ugualmente il sapore di Cagliari e dei suoi panorami.

Ingredienti:

1 chilo di muggini

400 grammi di polpa di pomodoro

2 o 3 foglie di alloro

1 spicchio di aglio

1 cipolla

1 mazzetto di prezzemolo

1 bicchiere di aceto

1 litro di olio di semi

Farina di semola q.b.

Sale q.b.

Olio EVO q.b.


Procedimento:

In un tegame fate soffriggere aglio, cipolla e alloro con un filo di olio. Aggiungete la polpa di pomodoro, salate, unite il prezzemolo e fate andare per circa una mezz’oretta. Nel frattempo pulite i muggini e tagliateli a tranci, infarinateli e friggeteli in abbondante olio di semi. Una volta che i vari ingredienti sono pronti, aggiungete l’aceto alla salsa di pomodoro. In una terrina disponete i tranci di pesce e copriteli con il sugo. Fate riposare in frigorifero per almeno 24 ore.


Per la ricetta si ringraziano le donne di S. Elia e le guide di Nonturismo.